In assenza di controindicazioni l’attività fisica durante la gravidanza può dare numerosi benefici per la gestante ed il nascituro.
Gli obiettivi di un’attività fisica mirata nel periodo dell’attesa sono: conservare un buon tono muscolare a livello del tronco e dell’addome (che sarà utile anche al momento del parto), alleggerire la colonna vertebrale (soprattutto a livello lombo-sacrale) e gli arti inferiori dal sovraccarico funzionale dovuto all’aumento di peso, migliorare le funzioni respiratorie, la circolazione sanguigna, l’assorbimento degli alimenti, la motilità intestinale e mantenere sotto controllo il peso corporeo.
Il tipo di attività svolta varia a seconda del periodo di gravidanza; possiamo dividere i nove mesi di gestazione in tre trimestri: il primo trimestre è il più delicato, l’attività fisica va moderata, pena il rischio di un aborto spontaneo (in questa fase sono assolutamente sconsigliati esercizi che comportino un notevole sforzo fisico); il secondo trimestre è il più vantaggioso, gli obiettivi in questa fase sono: il miglioramento del controllo della respirazione, la distensione della colonna vertebrale, la tonificazione e l’allungamento della muscolatura degli arti inferiori ed il miglioramento della circolazione sanguigna; nel terzo trimestre si prosegue il lavoro svolto durante il secondo ma diminuendone l’intensità