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Trattamento della spalla

E’ l’insieme di tecniche che possono essere usate per il ripristino delle fisiologiche capacità motorie della spalla, l’articolazione più mobile del nostro corpo con un equilibrio funzionale molto labile, che può essere turbato dal verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:

– Tendiniti, Tendinopatie e Lesioni tendinee dei muscoli propri dell’articolazione: 1)Cuffia dei Rotatori a sua volta costituita da: Sovraspinoso, Sottospinoso, Piccolo Rotondo e Sottoscapolare; 2)Capo lungo del Bicipite brachiale,

– Sindrome da Impingement con Conflitto sub-acromiale e conseguente Borsite,

– Alterazioni posturali a livello della regione cervico-dorsale con presenza di retrazione in alcuni gruppi muscolari,

– Perdita di motilità della scapola e di forza dei muscoli scapolari,

– Sofferenze della colonna cervicale e dorsale alta, con conseguenti nevriti che possono riferirsi nella regione della spalla,

– Diminuzione del fisiologico range di movimento articolare,

– Artrosi

– Capsuliti

– Traumi (sublussazioni, lussazioni, lussazioni recidivanti, fratture).

Dopo un’iniziale valutazione è necessario usare nel modo più appropriato:

– la Terapia Fisica, per diminuire il dolore presente,

– le tecniche di Terapia Manuale-Mobilizzazione per migliorare l’articolarità (sempre rispettando il dolore riferito),

– le tecniche manuali di Pompage-Stretching-Trattamento fasciale per allentare le tensioni nei gruppi muscolari più retratti,

– la Neurodinamica per trattare le nevriti ove presenti,

– la Kinesiologia per recuperare i gruppi muscolari più deficitari attraverso un rinforzo mirato e selettivo, usando esercizi attivi o attivo-assistiti.

Il trattamento deve essere sempre personalizzato in base ai sintomi ed alle esigenze del paziente e non prescinde mai dall’esame obiettivo e da un’attenta raccolta di informazioni sulla modalità di comparsa del problema riferito e sulla sua evoluzione. E’compito del fisioterapista valutare gli esami diagnostici/imaging, guidare il paziente nei trattamenti, programmare gli obiettivi raggiungibili in un determinato numero di sedute e suggerire, nei casi che lo richiedano, l’intervento dello specialista (visite, infiltrazioni o intervento chirurgico).

Rieducazione Propriocettiva

Mira al miglioramento del controllo e della stabilizzazione articolare tramite esercizi selettivi che riattivano il sistema propriocettivo.
La Propriocezione è la funzione svolta da una gamma di recettori sensoriali, situati a livello delle capsule articolari, del tessuto muscolare, dei tendini e dei legamenti, che trasmettono al Sistema Nervoso Centrale continue informazioni riguardanti la posizione delle nostre articolazioni nello spazio, i movimenti e la velocità di esecuzione di questi ultimi.

L’insieme di queste fondamentali informazioni viene continuamente usato per costruire a livello sotto-corticale la condizione di equilibrio, requisito indispensabile al mantenimento della stazione eretta ed al nostro movimento, insieme alle informazioni visive e vestibolari; come discorso più selettivo e localizzato a livello articolare invece le suddette informazioni consentono in via riflessa il reclutamento di quelle componenti muscolari in ogni momento essenziali per la stabilità articolare (capacità di controllo-stabilizzazione articolare).

Questo tipo di lavoro è fondamentale in tutte le situazioni in cui l’origine del problema del paziente non è da ricercarsi nella rigidità articolare ma nell’instabilità articolare, condizione diametralmente opposta, il che può essere causa ad esempio di distorsioni (caviglia, ginocchio) recidivanti e lussazioni (spalla) recidivanti; si può lavorare in questo modo anche sulla colonna vertebrale, specialmente sul segmento lombare, in casi di lombalgie ricorrenti, protrusioni discali e spondilolisi-spondilolistesi.

Rieducazione Posturale

E’ un trattamento che ha come obiettivo il superamento di tutte le alterazioni di origine posturale, che possono essere la causa di disordini muscoloscheletrici (dolori articolari, contratture muscolari, radicolopatie, discopatie).

Per Postura si intende la possibilità di mantenere una determinata posizione per un certo periodo di tempo, a livello di uno o più distretti corporei, grazie all’attività delle articolazioni e della muscolatura; le articolazioni infatti mantengono determinate posizioni e determinati rapporti articolari tra loro grazie alla muscolatura che lavora costantemente con un tono muscolare che possiamo definire “posturale”.

Ne consegue che il movimento è da intendersi quindi come una successione più o meno rapida di una serie di Posture.
Detto questo, la Postura ed il Movimento possono essere la causa di tutta una serie di disturbi che noi fisioterapisti ci troviamo a trattare quotidianamente, sia con caratteristiche di rigidità qualora la causa sia da ricercarsi in Posture ripetute mantenute, sia con caratteristiche di sovra-utilizzo, qualora la causa sia invece in un eccesso di Movimento.

La Rieducazione Posturale pertanto si prefigge di modificare le alterazioni posturali che vengono a crearsi durante le nostre attività quotidiane e gli schemi consueti di movimento che possono finire per essere patologici.

La domanda successiva è come può farlo? Attraverso l’uso di diverse tecniche: dalle tecniche più semplici di Back School o Neck School, alle tecniche massoterapiche o di terapia manuale qualora siano indicate, al trattamento posturale classico secondo Mezieres, Souchard o anche secondo il Metodo delle Tre Squadre (in cui ciò che conta è la normalizzazione delle catene muscolari), alle tecniche di neurodinamica (in cui si movimentano e tensionano determinati nervi periferici sintomatici), alle tecniche respiratorie per modificare schemi fissati a livello della colonna dorsale e delle coste, concludendo con le tecniche propriocettive, utili per aumentare la consapevolezza delle posizioni che il nostro corpo può assumere e dei movimenti che ci consente di ottenere.

Bisogna tener presente che questo tipo di trattamento, a prescindere dalle tecniche usate e dal disturbo trattato, necessita che il paziente capisca che il buon esito finale dipende anche dalla capacità di comprendere, a medio e lungo termine, che cosa debba essere mantenuto e cosa modificato nelle proprie attività quotidiane e come.

Rieducazione Motoria

La Rieducazione Motoria in quanto Terapia del movimento (Kinesiterapia) ha come scopo fondamentale il ripristino ed il successivo mantenimento della motilità articolare nel miglior grado possibile, sulla quale poi costruire un tono-trofismo muscolare ed un livello di propriocezione tali da stabilizzare l’articolazione in esame; il fine ultimo è quello di riportare il soggetto ad una vita normale e perfettamente integrato nello svolgimento delle attività quotidiane.

Può essere eseguita dal terapista in tutte le condizioni in cui vi sia una limitazione di ampiezza del movimento articolare, sia per processi infiammatori-degenerativi (artrosi, artrite), che per eventi acuti lesivi come traumi, contusioni, distorsioni, sub-lussazioni, lussazioni e fratture.
Un lavoro articolare di questo tipo comporta un notevole beneficio praticamente in tutte le affezioni dolorose del sistema muscoloscheletrico, in quanto la diminuzione della rigidità articolare è sempre direttamente proporzionale ad una diminuzione della sintomatologia dolorosa.

Una seduta di Rieducazione Motoria può essere eseguita in modo passivo, attivo-assistito o attivo; solitamente si lavora in questa successione, in quanto non esiste situazione di ridotta motilità articolare in cui non sia fondamentale una precoce Kinesiterapia anche solo passiva.

Riabilitazione Neurologica

E’ un insieme di tecniche che possono essere eseguite in ambito riabilitativo su diverse patologie neurologiche, sia acute che degenerative; lo scopo è recuperare nel miglior modo possibile la funzione lesa dal danno o evento patologico, in modo da restituire autonomia al paziente.

Nei casi di patologie acute come ictus cerebri recenti, neuropatie periferiche tipo Guillain-Barrè, paresi di tipo periferico (paresi del nervo facciale), o paralisi cerebrali infantili, l’intervento riabilitativo può vedere i propri risultati stabilizzati nel tempo; invece nel caso di patologie degenerative, quindi progressive, come ad esempio il morbo di Parkinson, la Sclerosi Multipla o le polineuropatie diabetiche, l’obiettivo da raggiungere è assicurare al paziente il miglior livello possibile di autonomia nelle attività della vita quotidiana.

Le tecniche usate sono di diverso tipo, a seconda della patologia riscontrata, del grado di disabilità, dell’età, dello stato generale di salute del paziente, dell’integrità o meno delle funzioni corticali superiori; si può andare da un approccio più di tipo cognitivo, in cui la riabilitazione è intesa come un riapprendimento di funzioni perse o difficilmente evocabili, ad uno di tipo facilitativo, in cui lo scopo è evocare in via neuromuscolare (quindi recuperare) certi movimenti deficitari o assenti.

Ginnastica Pre-Parto

In assenza di controindicazioni l’attività fisica durante la gravidanza può dare numerosi benefici per la gestante ed il nascituro.

Gli obiettivi di un’attività fisica mirata nel periodo dell’attesa sono: conservare un buon tono muscolare a livello del tronco e dell’addome (che sarà utile anche al momento del parto), alleggerire la colonna vertebrale (soprattutto a livello lombo-sacrale) e gli arti inferiori dal sovraccarico funzionale dovuto all’aumento di peso, migliorare le funzioni respiratorie, la circolazione sanguigna, l’assorbimento degli alimenti, la motilità intestinale e mantenere sotto controllo il peso corporeo.

Il tipo di attività svolta varia a seconda del periodo di gravidanza; possiamo dividere i nove mesi di gestazione in tre trimestri: il primo trimestre è il più delicato, l’attività fisica va moderata, pena il rischio di un aborto spontaneo (in questa fase sono assolutamente sconsigliati esercizi che comportino un notevole sforzo fisico); il secondo trimestre è il più vantaggioso, gli obiettivi in questa fase sono: il miglioramento del controllo della respirazione, la distensione della colonna vertebrale, la tonificazione e l’allungamento della muscolatura degli arti inferiori ed il miglioramento della circolazione sanguigna; nel terzo trimestre si prosegue il lavoro svolto durante il secondo ma diminuendone l’intensità

Ginnastica Post-Parto

E’ l’attività fisica dedicata alle parti del corpo più provate dalla gravidanza, tenendo conto dei dolori e della debolezza fisica che spesso caratterizzano la fase post-natale. Il ritorno alla normalità muscolare avviene gradualmente: si inizia con esercizi che stimolano la circolazione e la respirazione, introducendo solo in un secondo momento la ginnastica aerobica, importante per stimolare il sistema cardiovascolare e migliorare il metabolismo.
Gli esercizi sono specifici per le diverse zone del corpo e possono essere divisi in due fasi: nella prima fase è importante allungare tutta la muscolatura della catena posteriore, per prevenire, ridurre o risolvere la sintomatologia dolorosa soprattutto a livello lombo-sacrale (per iperlordosi post-gravidica), con associato un lavoro di rinforzo-stabilizzazione della parete addominale, importante anch’esso in quanto durante la gestazione (soprattutto quando il bambino è molto grande) si può verificare una diastasi (allargamento) della linea alba, quella linea tendinea che unisce i due retti dell’addome.

Rilevante in questa fase è anche il riequilibrio del pavimento pelvico ed il rinforzo dei muscoli glutei, stabilizzatori di anca e bacino.
In una seconda fase si passa ad una attività di tipo aerobico specifico, con l’obiettivo di tonificare tutta la muscolatura del corpo, soprattutto a livello degli arti superiori, del tronco e del seno (fase post allattamento).

Ginnastica Medica Globale

L’attività fisica, se svolta in modo corretto, rappresenta un elemento basilare per il nostro benessere psicofisico; ci permette infatti di movimentare tutte le articolazioni, anche quelle fisiologicamente meno mobili, diminuendone la rigidità, consente alla nostra muscolatura di contrarsi e rilasciarsi adeguatamente, permettendo il superamento delle tensioni accumulate durante la giornata e determina il rilascio di endorfine, sostanze endogene in grado di aumentare la sensazione di benessere.
Lo stile di vita moderno (lo stress, la sedentarietà, le posture mantenute a lungo) causa delle specifiche alterazioni posturali, come ad esempio: retrazioni muscolari da sovrautilizzo, indebolimento muscolare da scarso reclutamento motorio, usura precoce di alcune articolazioni per sovraccarico funzionale, rigidità articolari da scarso movimento, osteoporosi da difetto di carico e riduzione della propriocezione e della coordinazione motoria.

Obiettivo fondamentale di questo tipo di attività fisica mirata è il recupero ed il mantenimento delle seguenti componenti:
– Elasticità muscolare e motilità articolare; tramite specifiche tecniche di allungamento muscolare e di kinesiterapia attiva articolare, così da prevenire ed eliminare contratture e retrazioni muscolari e preservare l’integrità articolare stessa.
– Forza e resistenza; attraverso un rinforzo muscolare selettivo, tale da riarmonizzare il tono muscolare ed incrementare la capacità cardio-respiratoria.
– Respirazione, mediante tecniche di rieducazione respiratoria, elemento indispensabile per il benessere dell’apparato muscolo-scheletrico e viscerale.
– Propriocezione ed abilità motorie, per mezzo di specifiche tecniche di riacquisizione del controllo e della coordinazione motoria.
– Capacità di concentrazione ed autorilassamento, quindi gestione dello stress, grazie alla modalità di esecuzione degli esercizi fisici e respiratori.
– Postura, equilibrio e movimento, come naturale e piena conseguenza di tutto ciò.

Indicazioni: in associazione con le terapie fisiche e/o manuali è un trattamento (o uno strumento preventivo) particolarmente indicato nei più comuni disagi muscolo scheletrici (scoliosi, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, periartriti scapolo-omerali, coxalgie, gonalgie, artrosi, osteoporosi ecc.), circolatori (stasi venose, varici, iper/ipo-tensione arteriosa ecc.) ed organici (miglioramento del metabolismo generale, ripristino del sistema neurovegetativo e del corretto ciclo sonno/veglia, rinforzo del sistema immunitario e aumentato rilascio di endorfine).

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